Lettere in redazione
Politica, qualcosa si muove
I recenti Congressi dell’Udc, dei socialisti dello Sdi, dei Ds e della Margherita hanno messo in moto delle dinamiche che potrebbero il condizionale è d’obbligo portare a scenari politici nuovi, anche se è difficile prevederne gli esiti e i tempi. Del resto l’attuale quadro politico, che si caratterizza per un bipolarismo ingessato, ha bisogno ormai lo riconoscono in molti di un processo di scomposizione-ricomposizione che dia a ciascuno dei due schieramenti quella omogeneità politico ideale che finora è mancata perché troppe e diverse sono le forze politiche che li compongono. In Italia più che di bipolarismo possiamo parlare, come lei dice, caro Del Bello, di «comitati elettorali» che si formano per vincere le elezioni ma che poi come l’esperienza passata e presente insegna incontrano grossi difficoltà al momento di governare.
Nel centro destra sembra rafforzarsi il progetto almeno di una federazione tra Forza Italia e An, mentre l’Udc, pur dichiarando di restare nel centro destra, sembra puntare sempre più ad una riaggregazione di quelle forze moderate Udeur e alcune componenti della Margherita che vogliono porsi come Centro autonomo, che si caratterizzi per un riferimento forte ad alcuni valori. Questa semplificazione del quadro politico che a mio parere è auspicabile è però legata al tipo di legge elettorale, che è lo snodo che può far evolvere la situazione politica in un senso o nell’altro.
Credo comunque che, anche come cattolici, sia importante seguire con intelligente partecipazione quanto si muove nella politica italiana e potrebbero essere indicativi anche i risultati delle prossime consultazioni elettorali.