Lettere in redazione
Il cristiano e l’ondata di antipolitica
Quello sul centro politico mi sembra l’unico sbocco possibile: partiti come l’Udc, l’Udeur, l’Italia di mezzo e altri, a mio avviso, possono rappresentare le peculiari istanze etiche e sociali di chi si professa cristiano.
Di fronte a quest’ondata di antipolitica, che investe il nostro Paese, che atteggiamento, e soprattutto quali impegni, può o deve assumere un cristiano? Se lo chiede questo nostro lettore, ma è domanda ricorrente nel nostro mondo. Pur riconoscendo che le motivazioni per una disaffezione, che può portare al disinteresse, ci sono tutte, penso che impegnarsi per l’animazione dell’ordine temporale resti per un laico cristiano un aspetto irrinunciabile della sua missione nel mondo. Soprattutto quando i tempi sono difficili.
Certo quest’impegno si concretizza in forme e modi diversi, ma mai dovrebbe venir meno l’interessarsi, anche attraverso una corretta informazione, ai problemi sociali e politici non foss’altro per una partecipazione al voto sempre più responsabile e libera da vincoli di schieramento.
Certo questo non è facile anche perché l’attuale fase politica è segnata, sulla scena e forse più ancora dietro le quinte, dal delinearsi di progetti sui quali è realistico porsi gli interrogativi, a mio giudizio calzanti, formulati in un editoriale di «Supplemento d’anima», la rivista «per i cristiani impegnati nella società e nella politica», fondata e animata da mons. Gastone Simoni. Quanto durerà il governo di centro-sinistra? Il parto travagliato del Partito democratico quale esito avrà e quale gradimento otterrà nel corpo elettorale? Che peso avranno le forze e le formazioni alla sua sinistra, impegnate anch’esse in un processo di unificazione? Quali assestamenti avverranno nel centro-destra? Le mezze-ali dei due opposti schieramenti riusciranno, e anzitutto vorranno, dar vita ad un credibile polo di centro che sappia attirare e rappresentare quanti sono insoddisfatti dell’attuale bipolarismo? Prenderà davvero corpo il movimento politico, ma non partitico intorno a Savino Pezzotta? E in che misura influirà su questi processi un’eventuale e diversa legge elettorale?
Tutto questo va seguito con attenzione perché potrebbe cambiare radicalmente il quadro politico, anche se va detto con tutta chiarezza la politica si rinnova soprattutto se pone alla base del suo operare quei valori prima fra tutti il bene comune che soli possono darle spessore e credibilità.