Lettere in redazione
Solidarietà ai giudici Forleo e De Magistris
Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà ai giudici Forleo e De Magistris, minacciati nella loro integrità fisica e psichica da poteri occulti e istituzionali. I giudici lavorano ed operano in nome del popolo sovrano ed indagano a 360 gradi dove il crimine si annida. I magistrati fanno bene ad esprimersi pubblicamente per far conoscere i pericoli in cui vanno incontro quando indagano sui poteri occulti, istituzionali, massonici e mafiosi.
Quando un magistrato indaga sui «poteri forti», qualunque essi siano, sa di rischiare la deligittimazione e l’isolamento. Non è giusto, non dovrebbe essere così, però avviene spesso in questo nostro Paese, che pure ha previsto norme rigorose a tutela dell’indipendenza della magistratura. A quel punto è anche comprensibile il desiderio di quei magistrati di rompere l’isolamento, cercando magari l’appoggio dell’opinione pubblica. Ma come ha autorevolmente ricordato il presidente della Repubblica, proprio nel mezzo delle polemiche sul caso De Magistris, ogni magistrato non dovrebbe mai dimenticare «la riservatezza e il rispetto delle regole fissate da leggi e codici deontologici», evitando «dichiarazioni e commenti che determinano sconcerto nella opinione pubblica». Partecipare a trasmissioni televisive per parlare delle proprie inchieste e vicende non mi sembra la strada giusta per riportare serenità.
Claudio Turrini