Lettere in redazione

Il Papa non doveva ricevere Sarkozy

Dopo Pavarotti anche Sarkozy lascia la moglie ed i figli. Il primo viene celebrato in chiesa dal vescovo alla presenza delle due mogli. Il secondo viene ricevuto dal Papa, mentre scorrazza allegramente per l’Europa insieme alla nuova compagna. Dio ha fatto l’uomo libero e libero di scegliere. Le scelte portano, inevitabilmente, ad avere delle conseguenze. Il mio non è un giudizio, me ne guardo bene, è una costatazione. Non vorrei, che i ricchi e i potenti, possano essere più tollerati, nei loro comportamenti, di un semplice credente. Sarkozy doveva essere ricevuto dal Segretario di Stato e non dal Santo Padre. Quando uno si impegna con la propria donna, anche se non si sposa in chiesa, è per sempre, è una unione indissolubile. Le divisioni, le separazioni sono sempre diaboliche. La misericordia di Dio c’è sempre, è come la corrente elettrica, è l’uomo che, nella sua libertà, stacca la spina.

Roberto Lombardo

Firenze

Sui funerali al cantante Luciano Pavarotti ha già risposto su queste pagine il nostro Direttore (Pavarotti, funerali un po’ «stonati»). Quanto all’opportunità dell’udienza pontificia al primo ministro francese, credo si debba chiarire un equivoco. Il Papa incontra abitualmente i capi di stato e di governo, o i reali di passaggio da Roma (anche se in qualche occasione vi sono stati anche dei diplomatici… rifiuti). Non si tratta quasi mai di visite di cortesia, ma di incontri di lavoro dove vengono affrontate importante questioni o che coinvolgono direttamente la Chiesa o che riguardano la pace, lo sviluppo, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, tanto per fare degli esempi. Il rigido protocollo vaticano (simile in questo a quello delle più antiche diplomazie) vigila anche sulle persone ammesse al seguito. E come lei ha visto, il presidente francese non aveva con sé la sua nuova compagna, come probabilmente non la potrà avere accanto neanche nel prossimo viaggio ufficiale in India. Dal momento che l’avrà sposata (anche se al terzo o quarto matrimonio…) nessuno potrà più sindacare su questo aspetto. Al limite potrebbero esserci più dubbi sulla presa di possesso del «canonicato onorario» della Basilica del Laterano, un retaggio della «cattolicissima Francia» che François Mitterand non volle ricevere, ma il generale De Gaulle, ad esempio, sì.

Claudio Turrini