Lettere in redazione
Omofobia, non servono leggi speciali
Gentile direttore, è di moda parlare di omofobia e di discriminazioni nei confronti dei gay, tanto é vero che vengono proposte leggi speciali a protezione di questa categoria di persone. Ma che dire degli etero? Non saranno anche loro discriminati? Nella Spagna di Zapatero, come in altri paesi dove è stato legalizzato il matrimonio tra coppie dello stesso sesso, con possibilità di adottare bambini, dalle documentazioni ufficiali e spesso anche dai media, sono state abolite le parole «padre» e «madre» sostituite da «genitore a e b» e le parole «marito» e «moglie» sostituite da «partner». Tutto questo per non discriminare i gay. A questo punto i veri discriminati sono gli etero. Non saranno anche queste le ragioni per cui aumenta l’omofobia?
Caro direttore, non credo di essere il solo a pensare che la cosidetta legge anti-omofobia se fosse stata approvata avrebbe ottenuto l’effetto contrario. I gay vanno difesi, ma il codice penale italiano già prevede nei casi di violenza e di ingiuria le aggravanti per turpi e futili motivi, allora perché creare una supercategoria protetta? Non si capisce perché se uno grida «brutto frocio» dovrebbe subire una pena più grave di quello che urla, mettiamo «ciccione schifoso» o «sporco negro». Forse che ci sono minoranze di diversa qualità?
Gentile direttore, all’inizio di agosto molti media hanno parlato del «matrimonio» di Paola Concia con la sua compagna, avvenuto in Germania. In realtà non si é trattato di un matrimonio, ma di una unione civile (lebenspartnershaft). Le unioni civili sono ammesse in Germania dal 2001 esclusivamente per le coppie omosessuali e ai conviventi non é riconosciuto il diritto di adozione.
Il tema dell’omosessualità continua a trovare interesse tra i nostri lettori. Appena nel numero scorso padre Maurizio Faggioni rispondeva al perché la Chiesa cattolica non ammette il matrimonio omosessuale. Ed ecco altre lettere sostanzialmente sullo stesso tema o su temi contigui come quello delle leggi speciali. A quest’ultimo proposito, va premesso che le persone eterosessuali od omosessuali hanno pari dignità, quindi bando all’omofobia e ad ogni forma di discriminazione, emarginazione e offesa, ma una legge speciale non serve assolutamente. La tutela deve essere uguale per tutti, altrimenti si fa davvero una discriminazione al contrario. Per il resto, sui due casi di Spagna e Germania, pur diversi tra loro stando alle precisazioni dei nostri lettori, ripeto quello che diceva padre Faggioni in conclusione della sua risposta: gli Stati possono ritenere di legittimare o regolare questa e altre situazioni consimili, come sta accadendo in alcuni paesi, ma resta il fatto che il matrimonio naturale è altro.
Andrea Fagioli