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ARABIA SAUDITA, ATTENTATI ANTI AMERICANI A RIAD
Quattro esplosioni hanno sconvolto stanotte Riad, intorno alle 23.15, alla vigilia di una visita del Segretario di Stato americano Colin Powell. Tre esplosioni sarebbero state provocate da autobombe introdotte in complessi residenziali abitati prevalentemente da cittadini statunitensi, conosciuti come al Hamra’, Cordoval’ e Gedawal’. La quarta, fuori dai complessi, riguarderebbe l’azienda Syianco, conosciuta anche come Saudi Maintenance Company. All’interno dei complessi residenziali, le auto cariche di esplosivo in quantità tali da far apparire una palla di fuoco nel cielo secondo un testimone oculare sarebbero state guidate da uomini che si sono fatti strada a colpi d’arma da fuoco.
Sarebbero almeno tre le vittime certe e non meno di 50 i feriti. Nonostante l’impegno dei mezzi d’informazione occidentali in prima fila la rete televisiva statunitense Cnn che è riuscita a rubare’ qualche fuggevole immagine forse con un videotelefono satellitare le notizie da Riad restano comunque scarse, imprecise, incomplete.
Nell’intera Arabia Saudita – il Paese petrolifero per eccellenza – ci sono una quindicina di insediamenti o installazioni militari statunitensi, inclusa quella di al Khobar’, vicino Dharan, conosciuta anche come Khobar Towers’, dove nel giugno 1996 una bomba in un’autocisterna di carburante provocò la morte di 19 americani e il ferimento di altre 400 persone. Fu l’attentato più grave contro gli Usa ma non l’unico dopo la guerra del Golfo del 1991. Altri cinque americani erano morti in un altro attentato a Riad nel novembre 1995.