Toscana

900 MILA EURO DALLA TOSCANA PER DISSETARE L’AFRICA

La Toscana mette a disposizione dei paesi poveri del terzo mondo 900 mila euro per progetti di cooperazione finalizzati a realizzare pozzi d’acqua nelle aree colpite dalla siccità, soprattutto in Africa. Stamani, in occasione della sesta edizione del meeting sui diritti umani, quest’anno dedicato al tema «L’oro blu: l’acqua è di tutti», il presidente della Toscana, Claudio Martini, ha firmato un protocollo assieme a Publiacqua, la società che gestisce il ciclo delle acque nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, il Cispel, l’Anci Toscana e la Lega delle Autonomie locali, in base al quale sarà devoluto alla lotta alla siccità un centesimo di euro per ogni litro d’acqua consumata. Il contributo sarà a totale carico dei Comuni e delle società di gestione delle acque e non appesantirà quindi la bolletta dei cittadini.

Al protocollo firmato oggi ne seguiranno altri sottoscritti con altre società di gestione del ciclo delle acque che operano in Toscana. L’obiettivo è quello di raddoppiare in un anno il contributo toscano a progetti di cooperazione. Per realizzarli la Regione Toscana coinvolgerà le organizzazioni non governative e le associazioni di volontariato toscane che già si occupano di cooperazione con i paesi poveri.

L’iniziativa è stata presentata durante i lavori del meeting sui diritti umani al quale hanno partecipato oltre 8.000 studenti delle scuole fiorentine. A presentare gli ospiti, in gran parte rappresentanti dei paesi del mondo che sono più colpiti dalla siccità, c’era il giornalista Gad Lerner. I lavori del meeting sono stati salutati anche dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi che, in un telegramma inviato a Martini ha ricordato che «l’acqua è un fattore irrinunciabile di progresso ed elemento strategico di sviluppo». «L’acqua – ha scritto Ciampi – rappresenta una risorsa non solo per la crescita economica ma per l’affermazione dei valori civili e dei diritti nel mondo». «L’ Italia – prosegue il messaggio del presidente della Repubblica – deve continuare a promuovere azioni concrete per rilanciare a livello internazionale ricerca e investimenti a favore dell’ affermazione di una cultura dell’acqua e della sua equilibrata distribuzione». (ANSA)