Sarà il cardinal Silvano Piovanelli, arcivescovo metropolita emerito di Firenze, l’ospite d’onore della festa dell’8 settembre. Presiederà infatti il solenne pontificale del mattino, in duomo alle 10, e officerà l’Ostensione del Sacro Cingolo al termine del Corteggio storico. Ad invitare Piovanelli è stato il Vescovo di Prato, mons. Gastone Simoni, in occasione del 25° del conferimento della porpora cardinalizia da parte del Papa Giovanni Paolo II. Del resto è un’antica tradizione della Chiesa pratese quella di invitare per la «Madonna della Fiera» un Vescovo «forestiero». Un segno di solennità in più per la ricorrenza più cara ai pratesi, il «compleanno» della Vergine. Quest’anno la festa cade nel bel mezzo della Peregrinatio Mariae, il lungo pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima tra le parrocchie e le comunità della Diocesi. Ma vediamo, punto per punto, il programma della Natività di Maria partendo dai giorni precedenti, che preparano la solennità.I Cavalieri del Sacro Cingolo. Alle 10,30 di domani, domenica 5 settembre, in cattedrale si tiene l’investitura dei nuovi cavalieri e dame della Madonna del Sacro Cingolo. Quest’anno i nuovi ingressi sono tre, due uomini e una donna. Adesso l’associazione privata di fedeli, che ha il suo impegno principale nella devozione a Maria e alla Sacra Cintola, conta 45 associati tra cavalieri e dame. La cerimonia di investitura, presieduta dal Vicario mons. Eligio Francioni, prevede la benedizione e la consegna della veste bianca con lo stemma della M di Maria sovrapposta alla croce.La Vigilia della festa si vede il Sacro Cingolo. Già il pomeriggio avanti la festa, secondo tradizione, il Sacro Cingolo si può vedere da vicino. Come il giorno dell’8, la vigilia costituisce l’occasione unica durante l’anno per venerare la reliquia entrando nella Cappella dove è conservata; qui, sull’altare della Madonna, la Cintola viene esposta nella nuova teca realizzata due anni fa dal grande artista internazionale Giampaolo Babetto.Martedì 7 settembre, alle 17,30 il programma prevede la celebrazione dei primi vespri della solennità; alle 18 celebrazione della Messa. In duomo, la vigilia e durante l’intera giornata dell’8 settembre, sono a disposizione numerosi sacerdoti per il Sacramento della Confessione.Il giorno della Madonna. Mercoledì 8 settembre la prima messa è alle 7,30, poi alle 8,30; alle 10 il solenne pontificale presieduto dal card. Silvano Piovanelli; concelebrano il Vescovo Simoni e il clero diocesano. Saranno presenti in forma ufficiale le Amministrazioni Comunale e Provinciale. L’accompagnamento musicale è affidato alla Cappella musicale del Duomo. Nel corso della celebrazioni saranno benedetti i vessilli della Societas Populi Terrae Prati, cui toccherà il compito, a sera, di aprire il Corteggio. Saranno inoltre offerti i ceri alla cappella della Cintola da parte della città. Al termine della Messa ci sarà una speciale Ostensione del Sacro Cingolo particolarmente pensata per i malati presenti in Cattedrale. Tutta la celebrazione sarà trasmessa in diretta da Tv Prato. Alle 17, il rosario e i vespri solenni, alla presenza del Capitolo di Santo Stefano; alle 18 la Messa.L’indulgenza plenaria. Quattordici anni fa, il Papa Giovanni Paolo II, in occasione del VI Centenario della Traslazione del Sacro Cingolo, concesse il titolo di Basilica alla Cattedrale di Santo Stefano, a motivo della presenza della insigne reliquia. Collegata a questo titolo è l’Indulgenza plenaria (ovvero la remissione, dopo la necessaria confessione, di tutte le pene legate ai peccati) nel giorno 8 settembre. I fedeli possono ottenerla alle solite condizioni: confessione sacramentale, Comunione eucaristica, visita al Duomo, preghiera per il Sommo Pontefice.L’Ostensione, la principale di tutto l’anno. Il Corteggio storico comincia alle ore 20,30 – con diretta su TV Prato a partire dalle 20,50; al termine, intorno alle 23, il momento più atteso: all’interno del duomo dalla Loggia del Ghirlandaio e all’esterno, sulla piazza dal pulpito di Donatello il card. Piovanelli, accompagnato da mons. Simoni, dal Sindaco di Prato Roberto Cenni e dai testimoni, mostrerà per tre volte la reliquia ai fedeli. La benedizione scenderà così ancora una volta su tutta la città di Prato.