Cultura & Società
8 marzo, Fondazione Caritas Firenze: “Sia festa anche per donne in fuga da guerre e povertà”
C’è chi è fuggita da una guerra, chi da parenti violenti, chi non ha un lavoro ma figli da mantenere, chi una famiglia non ce l’ha.
E’ l’8 marzo anche per loro: le donne che hanno trovato una casa e una mano tesa nelle strutture della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze.
In tutto le donne ospitate nelle varie accoglienze residenziali della Fondazione sono attualmente 337 (247 adulte e 90 minorenni). A queste si aggiungono 4 ragazze maggiorenni in casa famiglia e 12 minorenni, una casa famiglia e 11 nei centri diurni seguite dall’Area Minori.
Le rifugiate ucraine sono 98 adulte e 40 bambine: donne sole, nonne, mamme e figlie. Sono invece 22 le donne afghane accolte, arrivate nell’agosto 2021 con i corridoi umanitari (6 di loro sono minorenni).
Le donne sono il 39,6%, del totale delle persone accolte dalla Fondazione Solidarietà Caritas, quasi la metà (il 46,6%) dei minorenni. Le donne ucraine e afghane fuggono dalla guerra e da conflitti interni al Paese, le altre donne (in particolare italiane, albanesi e nigeriane) hanno difficoltà invece legate alla crisi economica, agli ostacoli nel trovare un alloggio a canone calmierato o problemi a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo il periodo più intenso della pandemia a causa del quale molte hanno perso l’occupazione.
“Il modo migliore con cui possiamo celebrare la Giornata Internazionale della donna è dare a queste donne il sostegno per aiutarle nei percorsi di autonomia, economica, lavorativa e sociale – dice il presidente di Fondazione Solidarietà Caritas Vincenzo Lucchetti – facendo in modo che per loro l’8 marzo sia tutto l’anno”.