Cultura & Società
2019, ecco il calendario dei Santi, tra cielo e terra
È bene ricordare che fino al diffondersi nella conoscenza popolare del calendario numerico, i giorni venivano indicati con i nomi settimanali e quelli dei vari santi ricordati nelle memorie dell’anno liturgico. Per questo tanta abbondanza di abitanti del Paradiso nei proverbi.
La consultazione del nostro calendario, oltre all’occasione di ricordare la figura esemplare d’un santo patrono, avrà anche lo scopo di riannodare un filo con la vita del mondo naturale, con scadenze meteorologiche, momenti della vegetazione e del mondo animale come le loro migrazioni, delle fasi lunari, degli equinozi, dei solstizi, del regno misterioso dell’alveare, del bosco, dello stagno e di altre realtà, con le quali la nostra esistenza ha interrotto i rapporti diretti rendendoli sconosciuti.
Per la lettura bisogna tener conto che il numero dei santi è sterminato e quelli raccolti nei repertori sono ben poca cosa di fronte a quelli onorati nelle varie tradizioni, nella devozione spontanea, nei culti locali e anche nella fantasia. A questo repertorio, pur fondato sulle possibili verifiche, non si potrà chiedere precisione che la materia non consente: i proverbi vengono anche da tempi diversi, da terre lontane e si portano dietro usi, culti ed elementi diversi dai nostri.
Allo stesso modo abbiamo dovuto tenere conto del calendario liturgico precedente all’ultima riforma: sarebbe stato stravagante (come in altri casi) indicare l’arrivo della rondine sotto il tetto nell’attutale festa (11 luglio) di S. Benedetto proprio quando l’uccello sta facendo fagotto per andarsene.
Questa singolare compilazione è nata dalla nostra fortunata pubblicazione I proverbi dei mesi (1975). Un gran numero d’amici e sconosciuti fecero piovere nei miei schedari una quantità straordinaria di proverbi sul tempo, spigolando tra i quali ho notato l’inusitata presenza dei santi.
Non a tutte le caselle dei 365 giorni è stato possibile trovare il proverbio specifico, ma in fondo le lacune non sono poi molte. Questa abbondanza è una testimonianza di secoli d’armonia della vita umana col cielo e la terra e siamo andati a ricercare i detti e i santi anche in angoli dimenticati e remoti sotto antica polvere, sperando che in questo 2019 benedicano dal cielo noi e le nostre opere, perché siano in sintonia con la nostra fede e il bene del mondo.
GENNAIO
8 S. Massimino, metti legna nel camino.
10 S. Aldo, guarda la neve e statti al caldo.
11 S. Igino, poni l’uovo se vuoi il pulcino.
17 S. Antonio abate dalla barba bianca, se non piove la neve non manca,
18 S. Liberata si fa lunga la giornata.
23 S. Emerenziana la rapa si fa vana.
FEBBRAIO
1 S. Verdiana la neve scende alla piana.
2 Per la santa Candelora, se tempesta o se gragnola, dell’inverno siamo fora, ma se è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno.
3 Il barbato (Antonio, 17 gennaio), il frecciato (Sebastiano, 20 gennaio), il mitrato (Biagio 3 febbraio), il freddo è andato.
10 Santa Scolastica verginella manda l’erba alla pecorella.
12 A Sant’Eulalia buona figlia, la beccaccia fa famiglia.
13 Santa Fosca si vede più la mosca
14 Per S. Valentino fa festa ogni cretino che crede d’essere amato e ci riman fregato.
15 San Faustino, suona la botte e manca il vino.
16 Santa Giuliana si ghiaccia la fontana.
17 Coi sette Santi fondatori ricominciano i lavori (dolori).
19 S. Atanasio persiano la neve lascia il piano.
21 Quando viene Eleonora santa vanga, semina e trapianta.
22 Santa Margherita la passera si marita.
24 San Mattia, il gelo non va via.
28 Per San Romano abate semina le cipolle e le patate.
29 S. Giusto, la gemma esce dal guscio.
MARZO
1 S. Albino fa il nido l’uccellino.
3 S. Cunegonda di marzo il pazzo va già scalzo.
5 Guazza di Carnevale gelo pasquale.
8 S. Giovanni di Dio freddo buono e caldo rio.
9 Se piove per i Martiri 40, acqua ne verrà tanta.
14 S. Matilde regina caccia la neve marzolina.
15 San Longino, acqua per il lino.
18 S. Cirillo canta lo zirlo.
21 S. Benedetto la rondine sotto il tetto.
27 S. Ruperto, che il granturco sia coperto (seminato).
28 S. Sisto, vento tristo.
APRILE
2 Se a S. Policarpo gocciola lo spino avremo tanto pane e tanto vino.
4 S. Isidoro ogni pioggia è un tesoro.
5 S. Vincenzo, prima mi spoglio e poi ci ripenso.
9 S. Demetrio sempre predica: il foraggio e l’erba medica.
12 S. Damiano la vite allunga la mano. Allunga il tralcio.
14 S. Procolo toglie la vecchia dal canto del fuoco.
16 S. Lamberto né vestito, né coperto.
18 S. Apollonio semina la canapa e il fagiolo.
19 Se piove il Venerdì Santo piove maggio tutto quanto.
20 Non c’è Sabato santo al mondo che il cerchio della luna non sia tondo.
23 S. Giorgio mette la spiga al grano e all’orzo.
24 S. Fedele, tanta acqua, tanto miele.
28 Nebbie a S. Vitale, grano poco e vino male.
29 Per S. Caterina le vacche alla cascina.
31 S. Mercuriale la merenda è nel grembiale.
MAGGIO
1 Se piove per S. Giacomo e Filippo il povero non ha bisogno del ricco.
8 S. Michele di Maggio riporta il merendaggio.
10 S. Cataldo esce il freddo ed entra il caldo.
15 Santo Silvan di maggio taglia il primo foraggio.
18 S. Il sole di S. Potamone toglie la volatica e il gelone.
20 S. Bernardino la fioritura del Lino.
25 S. Urbano, il frumento è fatto grano.
GIUGNO
7 Dopo Santa Regina il cavolo va all’oca e alla gallina.
9 Se piove il dì di Pentecoste tutte le entrate non son nostre.
12 S. Olimpia della scala zitta il cuculo e desta la cicala.
15 Se piove per S. Vito il raccolto dell’uva se n’è ito.
24 La notte di S. Giovanni il mosto entra nel chicco.
28 S. Guglielmo da Vercelli fa seccare anche i ruscelli.
LUGLIO
1 S. Simeone porta la zucca col melone.
3 Quando S. Tommaso viene, è l’orto che ti mantiene.
10 S. Felicita raccogli la camomilla.
22 Per S. M. Maddalena, se la nocciola è piena, il fico ben maturo, il gran copioso e duro, il grappolo serrato il vino è assicurato.
25 S. Giacomo e S. Anna l’anima entra nella castagna.
26 Se piove per S. Anna l’acqua diventa manna.
27 S. Pantaleone parte il rondone.
AGOSTO
1 S. Alfonso de’ Liguori tutti i frutti son sapori.
4 S. Cherubino la castagna è come un lupino.
5 Per la Madonna della Neve zappa la vite se no non si beve.
7 Per S. Donato l’inverno è nato.
10 S. Lorenzo dei martiri innocenti cadon dal cielo carboni ardenti.
14 Gertrude beata torna in tavola la patata.
15 Per l’Assunta l’oliva è unta.
16 S. Rocco la rondine fa fagotto.
17 S. Settimino la castagna come un lupino.
18 S. Marina s’affaccia la susina.
19 S. Giordano rinfresca il monte e il piano.
20 S. Bernardo mette il fresco e caccia il caldo.
27 S. Onorato il marrone è ben tornato.
SETTEMBRE
4 S. Rosa da Viterbo secca i fichi e mettili in serbo.
7 A S. Regina la zanzara è già in cantina.
12 S. Stefano re, la zanzara saluta me e te.
16 S. Eufemia si comincia la vendemmia.
17 S. Ariadane il luccio nel tegame.
18 S. Giuseppe da Copertino si veste il più piccino.
21 S. Mattè la castagna ti cade ai pie’.
23 Se piove per Santa Polissena arrivano le zucche con la piena.
24 Nebbia per Santa Maria della Mercede, la cicala non si rivede.
25 Se a S. Geronzio tuona, l’invernata sarà buona.
28 Se Santo Venceslao nel ciel fa lana si secca presto o tardi la fontana.
OTTOBRE
1 S. Remigio un giorno bello e l’altro bigio.
2 Per gli Angeli custodi cuoci zucca in tutti i modi.
5 Per Santa Flavina fresco la sera e fresco la mattina.
6 S. Fede, chi è scalzo se n’avvede.
7 Per la Madonna del Rosario il pettirosso lascia il rovaio.
8 Per Santa Reparata ogni oliva è inoliata.
9 S. Abramo la lodola è ormai lontano.
13 S. Omobono la neve o il tempo bono.
15 A S. Teresa semina a distesa.
21 S. Irene chi semina semina bene.
22 S. Salomè, il fico manca e l’uva più non c’è.
23 S. Giovanni da Capestrano, vino nuovo e brache in mano.
28 S. Simone la nespola si ripone.
NOVEMBRE
1 Per i Santi manicotti e guanti.
2 Per i Morti notti lunghe e giorni corti.
3 Per S. Uberto l’alveare sia coperto.
6 A S. Severo pota il mandorlo, il pesco e il pero.
8 Per i Quattro Incoronati vino dolce e semi salati.
11 L’estate di S. Martino dura tre giorni e un pochinino.
13 Sant’Omobono la neve o il tempo bono.
14 S. Serapione a destra il boccale e davanti il tizzone.
21 Benigno il vino è ancora asprigno.
22 S. Cecilia romana, l’estate è andata e la primavera è lontana.
23 Per S. Clemente smetti la semente.
26 Dai Quaranta Martiri in là vengono buoni i ceci e il baccalà.
28 A S. Gregorio Rufo si canta, si svina, si vive in cantina.
DICEMBRE
2 Se piove per Santa Bibiana piove quaranta dì e una settimana.
4 S. Barbara beata fa più corta la giornata.
6 S. Nicola di Bari la rondine passò i mari.
9 S. Siro d’Oriente portan acqua tutti i venti.
13 S. Lucia il giorno più corto che ci sia.
17 S. Cherubino il vino sta nel tino.
18 Per S. Amaranta pota e trapianta.
20 S. Macario di dicembre son finite le faccende.
21 S. Tommaso, la goccia al naso.
24 Chi non digiuna la vigilia di Natale corpo di lupo e anima di cane.
25 Natale coi tuoi e Pasqua con chi vuoi.
28 Per i Santi Innocentini son finite le feste e li quattrini.
30 S. Mansueto, la scure al querceto.