Toscana
2004, un olio di gran carattere
L’olio a denominazione di origine è copioso. Soprattutto il Toscano Igp (Indicazione di origine protetta) una produzione media oscillante dai 20 ai 25mila quintali, in pratica la metà di tutto l’olio a denominazione di origine che viene immesso in commercio in Italia.
Ma anche le più prestigiose Dop (Denominazione di origine protetta) «Chianti classico», duemila quintali a raccolta, o «Terre di Siena», mentre da quest’anno dovremmo avere sulla tavola anche la Dop «Lucca».
Se la media della produzione toscana è di 170 – 200mila quintali di olio, una discreta parte è destinata all’autoconsumo, alla vendita ad amici e parenti, a compensare i raccoglitori.
Ad aprile, la concimazione primaverile, cui seguirà la fioritura delle piante.
In maggio – giugno, la fase dell’allegagione dei frutticini. È questo anche il tempo degli eventuali trattamenti fitosanitari per la lotta alla tignola che aggredisce l’oliva. L’accrescimento delle olive inizia a luglio e si conclude, appunto, ad ottobre.