Italia

Toscana 2009 – Coppa del mondo Inter Campus, è il progetto organizzato da Regione, Fondazione MPS e FC Internazionale, presentato oggi a Firenze. L’iniziativa coinvolgerà 300 bambini provenienti da 20 paesi del mondo. Italia, Angola, Argentina, Bolivia, Bosnia Herzegovina, Brasile, Bulgaria, Camerun, Cina, Colombia, Iran, Libano , Marocco, Messico, Paraguay, Polonia, Romania, Slovenia, Uganda. Ogni delegazione nazionale avrà una rappresentanza di quattordici bambini, tra gli 11 e i 12 anni. Indosseranno la maglia dell’Inter e parteciperanno ad un torneo in cui a essere premiata non sarà la tecnica o la bravura del giocatore migliore, ma la semplice voglia di giocare a pallone. Il gioco, una parola non scontata, anche per un bambino di 11 anni, se inserita in un contesto di estrema povertà, come per i bambini delle favelas brasiliane, o in paesi in cui decenni di guerra civile hanno portato una miseria, che spesso, non lascia posto al gioco, ma al lavoro e all’accattonaggio anche da parte dei più piccoli. Nella settimana di Inter Campus verranno giocate in Toscana circa 190 partite di calcio. I 300 bambini rivestiranno il ruolo di ambasciatori e testimoni, in Italia, delle singole e drammatiche realtà che vivono nel loro paese.Occasione di crescita anche per le 14 classi di seconda media di 9 Istituti scolastici delle province di Firenze e Siena, che incontreranno i ragazzi stranieri per un confronto ed uno scambio interculturale. Conoscere l’altro attraverso ciò che unisce ogni bambino del mondo, il gioco.«trovandosi a contatto con diverse realtà – ha detto il presidente dell’ Inter Massimo Moratti – Inter Campus nasce in modo istintivo di dire: facciamo qualcosa». Il Presidente dell’Inter ha espresso tutto il suo entusiasmo mettendosi in gioco in un progetto che non ha economicamente nessun ritorno economico per la società, concludendo «indossando la maglia dell’Inter ci si sente parte tutti di una grande famiglia, dando la sensazione, a questi ragazzi, di aver un amico da qualche parte che gli sta dando una mano». «Questi ragazzi – ha detto l’assessore regionale alla cooperazione, Massimo Toschi – diventeranno in futuro degli straordinari testimoni di pace, perchè gli iraniani, piuttosto che i libanesi, o i palestinesi, ricorderanno un domani che in Toscana hanno giocato a calcio con gli israeliani. Mettere insieme i bambini che vengono da zone come queste non è un’operazione di solidarietà compassionevole, ma una grande operazione politica per la costruzione della pace. E la Toscana, che è una delle Regioni più abilitate nel mondo a parlare di pace, è orgogliosa di questo».Non parteciperanno i bambini di Cuba, dove Inter Campus è comunque presente. In un comunicato di Cuba si legge che i bambini non possono allontanarsi per non perdere giorni di scuola, ha spiegato il Presidente di Inter Campus Massimo Moretti, una versione che copre invece, la volontà di non far allontanare i bambini dall’isola per non annebbiare lo spirito rivoluzionario, minacciato dall’esperienza che avrebbe portato i bambini cubani a visitare il nostro paese. Il Progetto Coppa del mondo Inter Campus si terrà tra Firenze Siena e Milano, dal 18 al 29 settembre, il torneo inizierà lunedì 21 settembre e si concluderà venerdì 25 con la premiazione di tutte le squadre a Figline Valdarno. (Leonardo Chiarelli)