Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Omelia pronunciata durante la S.Messa trasmessa domenica scorsa in diretta su RaiUno dalla cattedrale di Arezzo. A fare da spunto alla riflessione del Vescovo il monito dell’apostolo Giovanni:«Non amiamo a parole, ma nei fatti e nella verità». «Spesso – ha detto monsignor Bassetti – si parla di cose grandi fondamentali come l’amore, la giustizia, i valori e la dignità dell’uomo, ma non si agisce di conseguenza. Usare queste parole in modo superficiale può essere all’origine di ferite profonde nella società e certamente non costruisce la cittadinanza». Ecco alcuni esempi. «Gli affamati della terra sono stanchi di parole vuote su sviluppo e programmi per sconfiggere la fame». E sono stati anche «tanti uomini e donne che cercano pace e giustizia». «Essi rischiano di non credere più negli annunci pronunciati da uomini potenti che non esitano a ricorrere alla guerra come strumento per il raggiungimento di interessi particolari». Poi i giovani. «Li trovo spesso delusi da parole che evocano i loro diritti al lavoro, alla casa e alla felicità ma che non vengono accompagnate da azioni concrete». L’insegnamento che monsignor Bassetti trae è allarmante. «Quando alle parole non seguono i fatti, regna la sfiducia. E quando in una società prevale la sfiducia, diventa difficile costruire una città che sia come una casa comune ed accogliente. Troppe parole hanno perso il loro peso e sono state trasformate in belle bandiere da sventolare, ma vengono facilmente ammainabili di fronte al peso delle logiche del potere e della convenienza particolare. Non usiamo mai a vanvera le parole che contano ma misuriamole, viviamole e testimoniamole».