Sono trascorsi 100 anni dalla nascita del Pontificio Istituto Biblico. Nel corso di questo secolo, è certamente aumentato l’interesse per la Bibbia, e, grazie al Concilio Vaticano II, soprattutto alla Costituzione dogmatica Dei Verbum – della cui elaborazione fui diretto testimone partecipando come teologo alle discussioni che ne hanno preceduto l’approvazione si è avvertita molto più l’importanza della Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa: lo ha detto il Papa stamane in Vaticano, ricevendo in udienza docenti, studenti e personale del Pontificio Istituto Biblico, che festeggia il centenario di fondazione. Dopo aver sottolineato l’impegno della Compagnia di Gesù, la quale, non senza notevole sforzo, dispiega investimenti finanziari e risorse umane nella gestione della Facoltà dell’Oriente antico, della Facoltà biblica qui a Roma e della sede dell’Istituto a Gerusalemme, Benedetto XVI ha aggiunto che gli studi biblici hanno favorito nelle comunità cristiane un autentico rinnovamento spirituale e pastorale, che ha interessato soprattutto la predicazione, la catechesi, lo studio della teologia, e il dialogo ecumenico. A questo rinnovamento il vostro Pontificio Istituto ha dato un proprio significativo contributo con la ricerca scientifica biblica, con l’insegnamento delle discipline bibliche e la pubblicazione di qualificati studi. Nel corso dei decenni ha poi proseguito il Papa – si sono succedute varie generazioni di illustri docenti – qui vorrei ricordare, tra gli altri, il Cardinale Bea -, che hanno formato più di 7 mila professori di Sacra Scrittura e promotori di gruppi biblici, come pure molti esperti inseriti attualmente in diversi servizi ecclesiali, in ogni regione del mondo. Benedetto XVI ha quindi affermato: Rendiamo grazie al Signore per questa vostra attività tesa ad interpretare i testi biblici nello spirito nel quale sono stati scritti (..), ed aperta al dialogo con le altre discipline, con le diverse culture e religioni. Anche se ha conosciuto momenti di difficoltà, essa è stata condotta in costante fedeltà al magistero secondo le finalità proprie del vostro Istituto. Concludendo il discorso, il Papa ha invitato il Pontificio Istituto Biblico a proseguire con rinnovato impegno, consapevoli del servizio alla Chiesa che vi è richiesto, quello cioè di avvicinare la Bibbia alla vita del Popolo di Dio, perché sappia affrontare in maniera adeguata le inedite sfide che i tempi moderni pongono alla nuova evangelizzazione.Sir