Mettere al centro i temi del lavoro e dare priorità alla definizione di politiche che consentano la realizzazione di una moderna democrazia economica, per dar vita a una dimensione sociale fondata sul dialogo e la partecipazione dei lavoratori alle scelte. Queste le richieste fatte al nuovo governo dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) in vista del 1° maggio, festa del lavoro. La precarietà spiega il presidente del Mcl, Carlo Costalli – è la conseguenza della mancanza di contrattazione tra imprese e sindacato, e l’attacco alla Biagi maschera un’assenza di verità sulla precarizzazione che si annida nell’eccessivo ricorso, anche nella pubblica amministrazione, alle collaborazioni coordinate e continuative; dai contratti a termine ripetuti all’infinito e, soprattutto, dal fenomeno dei finti appalti di lavoratori senza diritti da parte di finte cooperative, che altro non sono che una nuova forma di capolarato e di sfruttamento su chi nemmeno ha la forza di tentare una qualsiasi forma di denuncia. Tra le altre priorità, Mcl segnala la riforma delle relazioni industriali e la riforma del welfare, per far fare al nostro Paese un passo avanti e non indietro, senza lo sguardo volto al passato. Infine la questione meridionale, che per Costalli è stata accantonata, salvo qualche rara eccezione, nella lunga e aspra campagna elettorale: senza quella necessaria tensione ideale e quella centralità che invece il tema merita per il futuro di tutto il Paese. Una delegazione della presidenza nazionale del Mcl parteciperà alla tradizionale manifestazione del 1° maggio che Cgil, Cisl e Uil organizzano a Locri. Sir