L'”apprezzamento” di Benedetto XVI per la XVII edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa che sta riunendo presso il monastero di Bose, da oggi fino al 12 settembre, una significativa platea sul piano ecumenico di delegati ufficiali delle Chiese d’oriente e d’occidente. Oltre alla nutrita rappresentanza della Chiesa cattolica, sono presenti delegazioni del Patriarcato di Mosca, della Chiesa ortodossa ucraina (Mosca), serba, romena, bulgara, di Grecia, della Chiesa apostolica armena, del Patriarcato armeno di Costantinopoli. Partecipa anche un rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams e un delegato del Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra. Il tema di quest’anno è La lotta spirituale nella tradizione ortodossa. In un telegramma a firma del cardinale Tarcisio Bertone, il Papa auspica che il fraterno incontro susciti una coscienza rinnovata del valore della lotta spirituale come conseguenza dell’amore di Cristo e un impegno generoso per una formazione ascetica delle nuove generazioni. Ai partecipanti è arrivato anche il messaggio del card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani secondo il quale i convegni di Bose rappresentano un’occasione molto bella e fruttuosa di incontro tra persone di diverse Chiese e tradizioni, ma anche un luogo di riflessione teologica e di scambio su svariati temi spirituali. Il Monastero di Bose aggiunge il cardinale diventa così ancora una volta un esempio di ricerca della sempre più piena comunione tra i cristiani. L’auspicio di Kasper è che questi incontri possano segnare un ulteriore crescita nella reciproca conoscenza in vista di una maggiore comune testimonianza a Cristo nel mondo.Sir