Si apre mercoledì prossimo al Monastero di Bose il XIX Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa centrato quest’anno sul tema de La Parola di Dio nella vita spirituale. A promuovere l’evento è il Monastero di Bose in collaborazione con le Chiese Ortodosse. Il convegno raccoglie alcuni tra i maggiori biblisti e i più autorevoli esponenti delle diverse Chiese ortodosse e desidera quest’anno mettere a tema si legge in un comunicato – questa essenziale unità di Scrittura santa ed esegesi nello Spirito, Parola di Dio e vita spirituale, realizzata in forme e modi diversi tra Oriente e Occidente, ma con una forte convergenza sulla realtà pneumatica della Scrittura. Si rifletterà prosegue il comunicato – non solo sulla tradizione del passato, ma anche sull’oggi delle diverse chiese: dalla celebrazione liturgica all’importanza della Bibbia per la teologia ortodossa, dal rapporto tra esegesi storico-critica e lettura ecclesiale della Bibbia a quello tra esegesi e vita spirituale. Nella giornata inaugurale, interverranno il priore di Bose, Enzo Bianchi e il metropolita Chrysostomos di Messenia (Chiesa ortodossa di Grecia), con una relazione sulla Bibbia nella celebrazione liturgica. Concluderanno i lavori del convegno il metropolita Elpidophoros di Bursa del Patriarcato di Costantinopoli (La Sacra Scrittura nella vita spirituale) e il metropolita Ilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca (L’importanza della Bibbia per la Teologia ortodossa). Da parte della Chiesa cattolica parteciperanno ai lavori, il card. Angelo Sodano, decano del Sacro Collegio, il card. Achille Silvestrini presidente emerito della Congregazione per le Chiese orientali, il vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi presidente della Commissione ecumenismo e dialogo interreligioso della Cei, il vescovo di Biella Gabriele Mana, ordinario del luogo e di Ivrea Arrigo Miglio, segretario della CEP, don Andrea Palmieri officiale del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Presenti anche delegati Patriarca ortodosso romeno Daniel, della Chiesa apostolica armena, del Catholikos di tutti gli armeni, dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams e del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olav Fikse Tveit. Di particolare rilievo è la presenza di monaci e monache, provenienti da monasteri ortodossi (Grecia, Russia, Bulgaria, Romania, Monte Sinai, Armenia, Stati Uniti), cattolici e riformati (Belgio, Francia, Italia, Svizzera, Ungheria). Un’intera sezione del convegno sarà dedicata alla Bibbia nell’esperienza monastica oggi. (Sir)