Vita Chiesa
Concilio pan-ortodosso, Bartolomeo: «Il mondo ha sete di un messaggio di speranza»
A presiedere la liturgia, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, circondato dai Patriarchi Teodoro di Alessandria, Theophilos di Gerusalemme, Irinej di Serbia, Daniel di Romania; gli arcivescovi Chrysostomos di Cipro e Ieronymos di Atene e di tutta la Grecia, il metropolita Sawa di Varsavia e di tutta la Polonia e gli arcivescovi Anastasios di Albania e Rastislav di Cechia e Slovacchia. Alla liturgia erano presenti anche il presidente della Repubblica di Grecia, Prokopis Pavlopoulos, membri del governo e autorità politiche locali.
Rivolgendosi ai primati e a una folla di vescovi, clero e laici sia all’interno che all’esterno della Chiesa, il Patriarca ecumenico ha parlato dell’unità e della cattolicità della Chiesa. «Oggi è anche un giorno in cui gridiamo al Paraclito e lo imploriamo di venire e rimanere tra noi, di custodirci nella sua verità e santità, secondo la preghiera dolorosa del Signore nel giardino del Getsemani». La preghiera di Gesù per l’unità è «la domanda primordiale della umanità in un mondo diviso».
«Indipendentemente dalle nostre differenze – ha detto Bartolomeo -, noi ortodossi dobbiamo sottolineare che l’unica via da intraprendere nel mondo è l’unità. Certamente, questa via esige un sacrificio vivente, molto lavoro e richiede dura lotta per non allontanarsi. È certo che questo Concilio contribuirà in questa direzione, stabilendo – attraverso la consultazione nello Spirito Santo, e il dialogo franco e costruttivo – un clima di fiducia e di comprensione reciproca».
«La nostra missione è l’unità della Chiesa ortodossa e dei suoi fedeli», ha quindi ribadito il Patriarca.
«Mettendo da parte i problemi causati dalla nostra diversa provenienza etnica, imploriamo il Paraclito perché scenda su tutti noi, così che illuminati da Colui che è luce e vita e fonte spirituale di saggezza (…), possiamo rivolgerci al mondo che ha sete di un messaggio di verità, purezza e speranza».