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Papa Francesco: alla Reuters, «mi schiero» con i vescovi Usa. «Populismi non sono la soluzione»

«Non è facile, ma i populismi non sono la soluzione». Così Papa Francesco, in un'intervista esclusiva alla Reuters, sui temi legati all'immigrazione. Nell'intervista - riferisce la Reuters offrendone una sintesi - Papa Francesco critica l'amministrazione Trump per la decisione di separare le famiglie di migranti al confine col Messico e condivide le dichiarazioni di vescovi cattolici statunitensi che hanno definito la separazione dei bambini dai loro genitori «contraria ai nostri valori» e «immorale».

«Io mi schiero con l’Episcopato», dichiara il Papa, che si esprime anche sulla vicenda dell’Aquarius, la nave gestita da due associazioni umanitarie costretta a sbarcare in Spagna i 629 migranti che aveva raccolto in mare perché il governo italiano ha negato l’accesso ai porti. «Credo che non si debba respingere la gente che arriva, si devono ricevere, aiutare e sistemare, accompagnare e poi vedere dove metterli, ma in tutta l’Europa», afferma rispondendo a una domanda sulle decisioni assunte dal governo e dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. I populisti, aggiunge Francesco, «stanno creando una psicosi» sulla questione dell’immigrazione, e società che invecchiano, come quella europea, rischiano invece «un inverno demografico grande», e hanno dunque bisogno degli immigrati, perché senza immigrazione l’Europa «diverrà vuota».

Nell’intervista, inoltre, il Pontefice mostra ottimismo sui negoziati che potrebbero portare a un accordo storico sulla nomina dei vescovi in Cina, e dice che potrebbe accettare le dimissioni di altri vescovi sullo scandalo degli abusi sessuali in Cile. Nel difendere il suo pontificato, l’81enne Papa argentino afferma che il futuro della Chiesa cattolica è «sulla strada», e spiega che vuole nominare altre donne a capo dei dipartimenti in cui è organizzato il Vaticano, perché le donne sono più capaci di risolvere i conflitti, anche se ciò non deve portare al «maschilismo in gonna».

Francesco esclude, però, il sacerdozio femminile: «Giovanni Paolo II è stato chiaro e ha chiuso la porta e io non torno su questo. Era una cosa seria, non una cosa capricciosa». Il Papa dichiara, infine, di essere in buona salute, nonostante il dolore alle gambe legato alla condizione della schiena, e ribadisce che magari prima o poi potrebbe dimettersi per ragioni di salute come il suo predecessore Benedetto XVI nel 2013, ma precisa: «In questo momento, non ce l’ho neanche in mente».