Cultura & Società
Giorgio La Pira: a Taranto un convegno sul «sindaco santo»
«Papa Paolo VI diceva che la politica fosse la più alta forma di carità. La dottrina sociale ci insegna che una comunità cristiana è viva se suscita vocazioni alla politica. In questo senso Giorgio La Pira è un testimone credibile, che mostra concretamente come sia possibile fare politica, mettendo al centro il bene comune e la persona umana. È una figura di grande attualità, visto che il periodo storico in cui governò era drammatico quanto quello di oggi, soprattutto dal punto di vista della povertà. Seppe rispondere ai bisogni degli ultimi, vivendo il presente con lo sguardo teso al futuro». Lo ha detto l’onorevole Maurizio Lupi raccontando l’uomo e il politico «Giorgio La Pira – il sindaco santo», nel convegno promosso a Taranto dalle associazioni «Auditorium Tarentum» e «Dialoghi per il bene comune».
Si tratta del primo di una serie di incontri promossi dai giovani che hanno terminato il percorso diocesano di «Scuola all’impegno sociale», costituendosi realtà associativa, e dal Comitato scientifico dell’associazione culturale dell’auditorium, presieduta da don Antonio Panìco.
La Pira fu primo cittadino di Firenze dal 1951 al 1957 e poi dal 1960 al 1964. «La storia di La Pira – ha aggiunto l’onorevole Ernesto Preziosi – insegna che per amministrare bisogna conoscere la città e, quindi, le persone che la abitano. Quando cominciò a fare il sindaco, La Pira si dimise da parlamentare, assumendosi la priorità di dare risposte ai bisogni della povera gente, dal lavoro alla casa. Nello stesso tempo, però, collegandosi alla storia rinascimentale della città, aprì le porte di Firenze al mondo, ospitando incontri di carattere internazionale e coinvolgendo gli stessi cittadini».